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Riaperto il Castello Della Monica dopo l'intervento sugli spazi interni

Una nostra inaugura la ritrovata fruizione; visite: venerdì, sabato e domenica 10/13 - 16/19 

Data :

15 dicembre 2025

Riaperto il Castello Della Monica dopo l'intervento sugli spazi interni
Municipium

Descrizione

Al termine di un intervento di miglioramento sismico e ristrutturazione funzionale il Castello Della Monica, torma alla piena fruibilità. I lavori appena terminati, per un importo complessivo di 1.863.816 euro, sono stati finanziati con fondi complementari al PNRR. L’intervento ha restituito al Castello stabilità strutturale e nuove potenzialità d’uso. 
L’operazione ha interessato l’intero complesso monumentale, con interventi mirati al consolidamento delle torri, delle murature e di altre parti vulnerabili, cui si è aggiunto un accurato recupero dell’aspetto storico-architettonico. I lavori hanno riguardato anche il fossato d’ingresso, la lanterna e la vela della torre circolare, il torrino al secondo piano e la scala a chiocciola. 
I piani secondo e terzo dell'edificio, sono stati invece interessati da interventi di completamento delle finiture interne e realizzazione degli impianti tecnologici, portando in tal modo gli spazi assolutamente conformi alla normativa sugli standard di sicurezza. Completata inoltre la revisione delle coperture, delle gronde e dei pluviali, 

La rinnovata funzionalità dell'antico manufatto, viene omaggiata da un evento di particolare rilievo: la mostra “Spazio, tempo, limite: Free, free, set them free”, progetto espositivo e didattico realizzato dal Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo nell’ambito di A tutto DAMS 2025. L’esposizione si articola in una riflessione sul tema della libertà, attraverso linguaggi artistici e letture plurali, in dialogo con la storia, lo spazio e l’identità del luogo che la accoglie. La mostra si sviluppa sui diversi livelli del Castello, facendo sì che l’architettura diventi parte integrante del racconto. Al piano terra emergono le “libertà originarie”, legate allo sguardo, alla scelta, all’identità e al corpo. Il primo piano accende i riflettori su libertà più complesse e mature, in cui il corpo diventa esperienza emotiva, sociale e rituale, mentre simbolo, colore e tradizione dialogano con l’astrazione e la contemporaneità. L’ultimo piano è dedicato alle “libertà negate” e alla vulnerabilità. La mostra mette in relazione artisti teramani di epoche diverse e autori non legati al territorio. L’esposizione sarà arricchita da performance di musica, danza e teatro.

Gli oraari delle visite: visite: venerdì, sabato e domenica 10/13 - 16/19 .

Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2025, 17:50

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