Cosa fa
L'area archeologica è stata localizzata nel 1961 nei pressi della chiesetta rurale di S. Maria della Cona ed stato in seguito nuovamente scavato a partire dal marzo del 2000. Le strutture riemerse appartengono ad una vasta area sepolcrale interessata da deposizioni che coprono un arco cronologico dall’VII sec. a.C. fino ad età imperiale.
Si tratta di una necropoli italica del VII-VI sec. a.C. e di una necropoli romana ad incinerazione di età repubblicana, il cui utilizzo, con tale rito, è noto fino ai primi decenni del II sec. d.C., quando si riafferma l’inumazione con tombe alla cappuccina. Della necropoli italica, sono stati individuati due nuclei di sepolture monumentali distinti per tipologia e localizzazione.
Il nucleo originario, localizzato nei pressi del Messato, ha restituito grandi monumenti funerari del tipo a circolo e fossa centrale, con ricchi corredi del IX-VI sec. a.C. L’altro nucleo, localizzato all’estremità meridionale del sito, è costituito da cinque tombe di bambini da 0 a 10 anni con tre monumenti a circolo per i più grandi e fosse terragne per i neonati. Della necropoli romana sono state recuperate le strutture dei mausolei, allineati lungo la Via Caecilia, con basamento quadrangolare, nucleo di cementizio, rivestimento in blocchi di travertino e coronamento piano o a timpano, decorato con cornici, mentre le aree sepolcrali consistevano in spazi delimitati da un muretto di recinzione oppure da cippi, all’interno dei quali venivano interrate le olle cinerarie. Il mausoleo 4 è quello più ricco ed imponente della necropoli, forse con coronamento a timpano, raggiungeva i 3 metri di altezza ed era allineato sulla strada dove i due cippi gemelli indicavano i confini di proprietà di Sextus Histimennius.
All’interno della sepoltura furono recuperati frammenti a transenna e una statua in marmo bianco databile al I sec. d.C. raffigurante il defunto in veste di togato, ora perduta. Nel mausoleo 5 furono recuperati più di cento frammenti di letto funebre in osso finemente intagliato, con raffigurazioni umane, animali e floreali. Il mausoleo 10 custodiva un’olla cineraria in vetro azzurro, protetta da un’anfora.
Gli scavi furono estesi verso l’interno della collina, dove riaffiorò una tomba neolitica a fianco di un’importante necropoli dell’età del ferro con tombe a fossa e a tumulo disposte sui terrazzamenti digradanti verso la strada romana.